Perché in alcuni treks leggerete che i cani non possono entrare?
Ecco riassunte in questa breve scheda le principali motivazioni.
I cani non possono circolare liberamente per il Parco, perché potrebbero incontrare la fauna selvatica che, anche se non direttamente attaccata dall’animale, può subire un forte stress.
La ragione principale di questo limite è però che i nostri cani sono vettori di molte pericolose patologie per la fauna selvatica, alcune di queste sono anche delle zoonosi, cioè malattie che possono passare dall’animale all’Uomo.
Infatti, il bersaglio più debole per questi mali, per lo più di origine infettiva-virale, sono i carnivori selvatici, dai Mustelidi ai Canidi. Questo vuol dire che un cane domestico, anche uno di appartamento, può essere veicolo di infezioni che possono provocare gravi mortalità in tassi, ermellini, faine, volpi e anche lupi. E questo accade anche se i cani sono vaccinati, dal momento che alcuni lavori scientifici recenti hanno dimostrato il passaggio dei virus vaccinali, vivi anche se attenuati, dall’animale domestico ai piccoli mustelidi.
La più pericolosa di queste malattie, il cimurro, assai diffuso nei nostri cani, è addirittura causa di estinzione locale di alcune specie di carnivori protetti in molte aree del mondo, anche di felidi, come linci e leopardi, oltre che di lupi.
Questi sono i motivi, legati alla salute dei molti, piccoli e grandi, abitanti della montagna che traggono enormi benifìci non solo dalla protezione ma anche dall’attuazione e dal rispetto di questi semplici divieti. Non ultimo, il non permettere l’ingresso dei cani è una norma che favorisce il controllo e la prevenzione verso coloro che approfitterebbero della possibilità di lasciarli girovagare per abbandonarli dolosamente.
E poi non dobbiamo dimenticare che il cane, può irrimediabilmente perdersi (magari seguendo tracce di animali selvatici) e finire molto male. Infine molti, dopo anni che possiedono un cane, ritengono di conoscerlo molto bene e affermano che “non si allontanerebbe e certamente non farebbe nulla di male ai selvatici”.
Perché allora qualche guardaparco porta il suo cane sui sentieri?
Quando percorriamo i sentieri del Parco ed incontriamo una Guardia con il suo “fortunato” cane è opportuno evidenziare che gli stessi sono tutti addestrati, al fine di evitare disturbi o danni alla fauna selvatica e pericoli alle persone, nonché per coadiuvare il personale di Sorveglianza nei propri compiti. Essi sono inoltre controllati, da un punto di vista sanitario, per eludere la trasmissione di patologie, potenzialmente anche letali, alla fauna del Parco. Diversi guardaparco inoltre , con i loro cani, hanno conseguito brevetti specializzandosi in attività quali la ricerca in superficie, in valanga, l’obedience e la ricerca di fauna ferita.