FAQ domande e risposte su escursioni trekking e ciaspolate: in questa pagina abbiamo raccolto le domande più frequenti che ci vengono poste. Lo scopo della sezione è quello di aiutare subito chi avesse dubbi o perplessità a trovare una prima risposta che chiaramente potrà approfondire con le nostre Guide Ambientali Escursionistiche altamente specializzate soprattutto per Piemonte e Valle d’Aosta.
FAQ Domande e Risposte su escursioni trekking e ciaspolate
FAQ 22 Febbraio 2023Indice
Come funziona in caso di maltempo?
Se cancello la prenotazione, posso ottenere il rimborso completo?
Che differenza c’è fra Trekking, Escursione e Cammino (Hiking)?
Che scarpe indossare con le ciaspole?
Come si indossano le ciaspole?
Come si cammina con le ciaspole?
Come si utilizzano le ciaspole?
Come bisogna vestirsi per una ciaspolata?
4 suggerimenti per scegliere le ciaspole più adatte a te
Ciaspolare: 8 benefici per la salute
Come si prepara una ciaspolata? 8 consigli dalle nostre Guide Alpine
Quanto dura una ciaspolata?
Quanto costa fare una ciaspolata?
Perché scegliere un’escursione con le ciaspole?
Quante calorie si bruciano con una ciaspolata?
Dove posso ciaspolare con il cane?
Come funziona in caso di maltempo
Se hai effettuato una prenotazione a data fissa e le condizioni meteo non sono idonee allo svolgimento dell’attività in sicurezza (secondo il parere esperto della guida), ti sarà rimborsato l’intero importo pagato. La guida potrebbe proporti una data o un orario alternativi in cui svolgere l’attività. Puoi liberamente scegliere se accettare o meno queste proposte. Se non puoi recuperarla, procederemo al rimborso totale! Se hai fissato la data del tuo Voucher Regalo e il maltempo non ha permesso lo svolgimento dell’attività, il Voucher rimane regolarmente valido fino alla data di scadenza indicata sullo stesso.
Se cancello la prenotazione, posso ottenere il rimborso completo?
Per questa attività la policy di cancellazione è flessibile. È garantito il rimborso completo se cancelli entro 5 giorni dalla data di inizio dell’attività. Entro 4 e 3 giorni dalla data di inizio dell’attività otterrai un rimborso del 50% della prenotazione. Puoi trovare le policy complete nella sezione Policy di cancellazione (da creare).
Quali scarpe indossare con le ciaspole
Per camminare sulla neve con le ciaspole, è importante scegliere un buon paio di scarpe invernali da trekking alti fino alla caviglia, impermeabili con una buona suola resistente. Se si è più sensibili e si patisce spesso freddo ai piedi, meglio dirigersi verso modelli invernali un po’ più più spessi. Consigliamo (ma non è indispensabile) le ghette da Trekking per evitare che la neve entri nelle scarpe.
Spieghiamo come si indossano le ciaspole
Niente paura! È molto più semplice di quello che pensi.
Per scegliere la ciaspola giusta dovete sapere che ci sono diverse misure in base al peso dell’escursionista, compresa l’attrezzatura che ha con sé durante l’escursione, come regola generale:
Taglia 22: fino a 70 kg (compresa l’attrezzatura che si porta a spalle)
Taglia 25: per 70 a 100 kg (compresa l’attrezzatura che si porta a spalle)
Taglia 30: per oltre 100 kg (compresa l’attrezzatura che si porta a spalle)
Iniziamo con il dire che sarebbe maglio indossare le ciaspole stando in piedi e non seduti. Le ciaspole vengono indossate in modo che la fibbia di chiusura resti sempre all’esterno. La scarpa da indossare quando si ciaspola è un po’ più spessa per ripararsi dal freddo e più rigida. Come si mettono le ciaspole dipende un po’ dal modello e se è la prima volta, di norma la procedura per indossare le ciaspole è la seguente:
- mettete il piede al centro dell’attacco
- inserite la punta del piede e fissatela, stringendo la fettuccina anteriore
- appoggiate quindi il tacco e regolate il fissaggio a seconda della lunghezza del piede
- fissate le rimanenti fettuccine.
- una volta regolata la ciaspola potrete calzarla più velocemente
- appoggiate il tacco alla fettuccina posteriore già serrata
- appoggiate la pianta del piede
- adesso fissate la fettuccina anteriore, sulla punta del piede
Per togliere le ciaspole, vi basterà slacciare la parte anteriore.
Buona ciaspolata!
Chiariamo in modo semplice come si cammina con le ciaspole e come si utilizzano
Tranquilli se state leggendo queste domande significa che fate parte del 90% delle persone che decidono di regalarsi per la prima volta un’immersione nelle bellezze della neve in montagna. Un’escursione con le ciaspole dà la sensazione di “galleggiare” sulla neve alleviando la fatica.
Le ciaspole offrono la possibilità di immergersi in un’esperienza assolutamente unica. A seconda del tipo di neve potrebbe cambiare la tecnica da utilizzare con le ciaspole, ma le nostre guide sapranno seguirti ed aiutarti ad affrontare al meglio questa splendida escursione sulla neve.
Tendenzialmente possiamo anticipare che quando si decide di fare una ciaspolata in Valle d’Aosta o in Piemonte o dove vi è più comodo, si utilizza un passo un po’ più lungo di quello che siete abituati ad usare normalmente con l’aggiunta dei bastoncini, che alleggeriscono il peso caricato sulle gambe.
Quando affronti una ciaspolata, cerca di mantenere un’andatura costante, senza accelerazioni o rallentamenti eccessivi in base alle tue forze, e riuscirai a raggiungere distanze interessanti. Ciaspolando nelle salite, utilizza l’alza-tacco, ciaspolando in discesa procedi con le punte delle ciaspole direzionate a valle (se la neve è particolarmente fresca prova a divaricare leggermente le gambe).
Stai tranquillo, le nostre guide sapranno darti sul momento i consigli migliori per una bellissima ciaspolata nel Parco del Gran Paradiso in modo che potrai apprezzare al meglio l’escursione invernale in montagna, non ti devi preoccupare di nulla, vedrai che una volta ultimato il trek sulla neve vorrai prenotarne un altro e poi un altro e un altro ancora.
Facciamo chiarezza su come bisogna vestirsi per una ciaspolata
L’escursione invernale sulla neve non richiede attrezzature o abbigliamento particolare. Diciamo che va prediletta la regola dell’abbigliamento “a cipolla” o a strati: è la tecnica di vestizione che prevede l’uso di più strati di abbigliamento sovrapposti, in modo da poter regolare la temperatura corporea a seconda delle condizioni climatiche. Questa tecnica è particolarmente utile durante le attività all’aperto, come l’escursionismo, il trekking, lo sci o la ciaspolata, dove le condizioni meteorologiche possono cambiare rapidamente.
No al cotone
Evitare di indossare magliette in cotone come strato intimo è una regola importante, poiché il cotone tende ad assorbire il sudore e a trattenere l’umidità, rendendovi più freddi quando vi fermerete per riposare o ammirare il panorama. Invece, è meglio optare per magliette in materiali tecnici traspiranti, come la microfibra o la lana merino, che consentono al sudore di evaporare rapidamente, mantenendovi asciutti e confortevoli.
Questo consiglio è particolarmente importante durante l’inverno, quando le temperature sono più basse e il rischio di ipotermia è più elevato. In generale, lo strato intimo non ha il compito di tenervi caldi, ma piuttosto di mantenervi asciutti e confortevoli durante l’attività fisica. Scegliere il materiale giusto per questo strato di abbigliamento è quindi fondamentale per garantire il massimo comfort e la massima sicurezza durante le attività all’aperto.
Pile caldi e giacche resistenti
Il pile dovrà aiutarvi a scaldarvi mentre la giacca servirà principalmente per proteggervi dal vento e dalla neve (nel caso doveste caderci dentro). Il consiglio è quello di partire indossando entrambi ma di lasciare spazio nello zaino così che se doveste avere caldo, potrete togliervi uno dei due capi.
Pantaloni confortevoli per questa attività
I pantaloni da sci sono pensati per proteggervi da abrasioni e urti con la neve. Sono quindi generalmente troppo rigidi e ingombranti per essere confortevoli quando si cammina con le ciaspole. Molto meglio quindi indossare dei pantaloni da trekking invernali oppure, se non li avete, indossare una calzamaglia, i pantaloni da trekking estivi e sopra gli antivento.
Scarponi: il vostro alleato numero 1
Gli scarponi sono assolutamente necessari. Le ciaspole che indosserete vi aiuteranno a non sprofondare nella neve ma è sempre possibile che il manto nevoso vi arrivi anche sopra le caviglie. Per questo è bene indossare scarponi alti e impermeabili per evitare che la neve vi trasformi i piedi in due cubetti di ghiaccio. Qualora tornati a casa doveste scoprire che è entrata dell’acqua negli scarponi, un buon modo per eliminare l’umidità è togliere la soletta e mettere all’interno dello scarpone un po’ di carta di giornale. Non mettete gli scarponi vicino a una fonte di calore (es. camino) perché altrimenti rischiate di rovinare le giunture.
Ghette e bastoncini, portatele sempre con voi
Le ghette sono poco conosciute ma possono essere un alleato fondamentale per mantenere i vostri piedi asciutti soprattutto se non avete scarponi alti. I bastoncini sono fondamentali quando si usano le ciaspole: vi aiuteranno ad avere più equilibrio e a scaricare parte del peso dello zaino sulle braccia invece che sui piedi (che già dovranno sollevare le ciaspole!). Attenzione che le bacchette da nordic walking non sono indicate per questo genere di attività.
Guanti, cappello, occhiali da sole e …
Sono tre oggetti utilissimi quando si fa una ciaspolata. A questi vanno aggiunti anche la crema da sole e il burrocacao in quanto il riverbero della neve in alta quota può essere molto intenso. Per i guanti preferite quelli in tessuto sintetico o anche quelli per lo sci mentre sono da evitare quelli in lana. Per il cappello indossate quello che preferite ma assicuratevi che vi copra bene le orecchie. Con si va con le ciaspole è utile proteggersi anche il collo e la gola, ma alla sciarpa tradizionale preferite uno scaldacollo: è meno ingombrante della sciarpa e vi permetterà di coprire anche la bocca e le guance più agilmente.
Non solo vestiti: acqua e cibo
Quando si va in montagna bisogna sempre portarsi qualcosa da bere e da mangiare. Portate con voi almeno un litro d’acqua o un thermos con del tè nelle stagioni più fredde e ricordatevi di bere a intervalli regolari. Il freddo può inibire lo stimolo alla sete ma evitate di perdere troppi liquidi. Una barretta di cioccolato e un po’ di frutta secca sono gli alimenti ideali per una pausa a metà mattina. Se pensate di pranzare al rifugio, assicuratevi che sia aperto prima di partire!
Leggi 4 suggerimenti per scegliere le ciaspole più adatte a te
Ecco alcuni fattori da considerare nella scelta delle ciaspole:
- Dimensioni: esistono ciaspole in varie dimensioni e forme. Due fattori determinanti per la scelta delle racchette da neve sono: la misura del nostro piede, ovviamente, ed il nostro peso. Sì perché il nostro peso andrà distribuito al suolo per farci letteralmente “galleggiare“ nella neve.
- Materiale: ci sono fondamentalmente 2 tipi di ciaspole: quelle in materiale plastico composito (ABS) e quelle con un profilo esterno in alluminio. Le prime sono le più diffuse e possono essere utilizzate in qualsiasi condizione, ma sono particolarmente adatte per la neve rigida e compatta. Le seconde, invece, sono di solito le ciaspole di fascia alta. Sono alleggerite da inserti plastici interni per garantire il galleggiamento e offrono prestazioni più elevate, consentendo l’uso anche su terreni più difficili.
- Sistema di fissaggio: controlla il sistema di fissaggio delle ciaspole, in modo da assicurarti che sia facile da regolare e che si adatti bene alle tue scarpe o ai tuoi stivali.
- Punte: le punte delle ciaspole possono essere fatte di diversi materiali, come acciaio o gomma. Scegli le punte a seconda delle condizioni del terreno che prevedi di incontrare. Ad esempio, se camminerai su terreni molto ghiacciati, opta per ciaspole con punte in acciaio per una maggiore trazione.
In generale, se sei un principiante o cammini principalmente su terreni facili, puoi optare per ciaspole più leggere e semplici. Se invece hai più esperienza e intendi camminare su terreni più difficili, potresti voler investire in ciaspole più robuste e con punte più resistenti.
Ciaspolare: 8 benefici per la salute
Camminare con le racchette da neve ai piedi (ciaspole) è un ottimo esercizio che può offrire diversi benefici per corpo e mente, tra cui:
- Migliora la salute cardiovascolare: camminare con le ciaspole sulla neve richiede uno sforzo maggiore rispetto alla camminata normale, poiché il peso delle ciaspole e la neve morbida sotto i piedi richiedono più energia. Questo sforzo può aiutare ad aumentare la frequenza cardiaca e migliorare la salute cardiovascolare.
- Tonifica i muscoli ed aumenta la forza muscolare complessiva: camminare sulla neve con le ciaspole richiede l’uso di molti muscoli, tra cui quelli delle braccia e della parte inferiore del corpo: gambe, addominali, muscoli paraspinali e glutei.
- Brucia calorie: camminare con le ciaspole sulla neve richiede un notevole dispendio energetico, e questo può aiutare a bruciare calorie (453/544/816 KCal bruciate a seconda del percorso) e a favorire la perdita di peso. L’ideale sarebbe proprio un’escursione su un terreno che includa piccoli dislivelli, come le ciaspolate organizzate qui da NaturAlp, con un ritmo moderato sui 3 Km/h.
- Riduce lo stress: fare attività fisica all’aria aperta è un ottimo modo per ridurre lo stress e migliorare il benessere mentale. La bellezza del paesaggio innevato e la sensazione di camminare sulla neve possono avere un effetto calmante e rilassante.
- Migliora l’equilibrio e la coordinazione: camminare sulla neve con le ciaspole richiede una buona dose di equilibrio e coordinazione. Questo può aiutare a migliorare queste abilità e ridurre il rischio di cadute e infortuni.
- Favorisce la salute delle ossa: camminare con le ciaspole sulla neve può aiutare a prevenire l’osteoporosi e migliorare la densità ossea, soprattutto se praticato regolarmente.
In generale, le ciaspole sono un’attività fisica a basso impatto che può offrire molti benefici per la salute fisica e mentale. Tuttavia, come con qualsiasi forma di attività fisica, è importante consultare il proprio medico prima di iniziare, specialmente se si hanno problemi di salute o se si è in sovrappeso.
Come si prepara una ciaspolata: 8 consigli dalle nostre Guide Alpine
- Ecco una breve guida su come prepararsi per una ciaspolata:
- Scegliete una destinazione e un percorso adeguati al vostro livello di esperienza: ci sono percorsi di varia difficoltà, è importante scegliere quello adatto alle vostre capacità fisiche.
- Acquistate o noleggiate le ciaspole: le ciaspole sono gli attrezzi fondamentali per praticare questa attività. Potete acquistarle o noleggiarle in negozi specializzati.
Se scegliete una ciaspolata organizzata da NaturAlp nessun problema, ciaspole e i bastoncini sono inclusi.
- Vestitevi in modo adeguato: è importante indossare abbigliamento termico impermeabile e traspirante.
- Ricordatevi di coprire bene testa, mani e piedi.
- Portate con voi tutto l’occorrente: acqua, cibo, una mappa, una bussola, un telefono cellulare e un kit di pronto soccorso. Chiaramente se prenotate un’escursione invernale con NaturAlp vi basterà ricordare una bevanda calda (preferibilmente tè) in thermos e cibo (spuntini) e potrete affrontare senza pensieri la vostra passeggiata sulla neve.
- Informatevi sulle condizioni meteo: è importante tenere sempre d’occhio le previsioni meteo e, se possibile, evitare di uscire in caso di condizioni avverse. Seguite l’evoluzione del meteo nelle settimane precedenti e consulta sempre il bollettino neve e valanghe.
- Anche in questo caso con NaturAlp non dovrete preoccuparvi di nulla, le Guide Alpine Escursionistiche, professionisti della montagna, sono in stretto contatto h24 sullo stato di allerta per la Regione Piemonte e Valle d’Aosta perm garantirvi una ciaspolata in sicurezza.
- Rispettate l’ambiente: durante la vostra escursione, ricordatevi di rispettare l’ambiente naturale, evitando di lasciare rifiuti e di disturbare gli animali selvatici.
Quanto dura una ciaspolata
Durata, pianificazione ecco qualche suggerimento:
La durata di una ciaspolata dipende dalla lunghezza e dalla difficoltà del percorso che si sceglie di affrontare. In genere, una ciaspolata può durare da un’ora a diverse ore, e può essere influenzata da fattori come il livello di condizione fisica dei partecipanti, la velocità di marcia e le pause necessarie per riposare o ammirare il paesaggio.
È molto importante pianificare con attenzione l’escursione con le racchette da neve, per accertarsi di avere abbastanza tempo ed energie a disposizione per completare il percorso in sicurezza, senza affaticarsi eccessivamente.
Informarsi sulle condizioni meteo ufficiali e portare con sé attrezzatura adeguata, come vestiti caldi, cibo, acqua e kit di sicurezza fa parte del minimo indispensabile. La montagna e la sua wilderness offre un ambiente spettacolare e affascinante ma può anche rivelarsi ostile e imprevedibile.
Le ciaspolate in Piemonte e Valle d’Aosta organizzate da NaturAlp durano in media 3 ore e sono adatte a chiunque. I leggerissimi dislivelli e la presenza di Guide Ambientali Escursionistiche esperte, garantiscono una piacevole passeggiata in totale relax senza preoccupazioni o rischi.
Andiamo a vedere quanto costa fare una ciaspolata
Il costo per fare una ciaspolata può variare in base alla località e all’organizzazione che offre il servizio.
Prenotando una ciaspolata da NaturAlp si parte da 25€ per una ciaspolata di 3 ore e i costi comprendono l’affitto delle ciaspole e l’eventuale equipaggiamento aggiuntivo come bastoncini da trekking, il costo dell’ingresso in aree protette o parchi naturali, eventuali spese di guida o accompagnamento e le nozioni necessarie per imparare a galleggiare sulla neve.
Se invece decideste di andare in autonomia dovrete affrontare il costo per noleggio/acquisto delle ciaspole (da circa 15 a 20 euro al giorno per il noleggio, più i bastoncini da trekking o racchette da neve circa 5-10 euro al giorno), le eventuali tariffe per l’ingresso in aree protette o parchi naturali (a partire dai 5-10 euro) e se vi serve il costo per le lezioni di ciaspolata (30-50 euro a persona), a cui si aggiungono i costi per i vari kit: pronto soccorso, mappe, app per sentieri in assenza di gps, etc etc. insomma spenderete decisamente di più e senza considerare la preparazione ed eventuali imprevisti non sempre facili ed economici da gestire.
Perché scegliere un’escursione con le ciaspole?
La ciaspolata è un’esperienza suggestiva e ricca di fascino, adatta a tutti gli amanti della montagna, purché dotati di un allenamento di base. In generale Ciaspolare è un’attività assolutamente sicura, adatta a tutti, che consente, inoltre, di bruciare molte più calorie rispetto a chi scia o cammina normalmente, perché coinvolge in maniera uniforme i muscoli delle gambe, delle braccia e dei glutei.
Quante calorie si bruciano con una ciaspolata?
Ciaspolare è un’attività di tipo aerobico che consente di bruciare una notevole quantità di calorie: all’incirca 600 calorie in un’ora.
L’utilizzo delle ciaspole contribuisce a modellare i muscoli delle gambe e tonificare soprattutto i quadricipiti. Anche gli addominali vengono ampiamente coinvolti e, grazie al movimento con i bastoncini, si fanno lavorare anche spalle e tricipiti.
Come tutte le attività aerobiche, camminare con le ciaspole aumenta la frequenza cardiaca, aiuta sciogliere i grassi e preserva il buon funzionamento metabolico.
Ciaspolare per un equilibrio psicofisico
Ciaspolare fa bene al corpo ma, soprattutto, alla mente perché apporta immediati benefici a livello psicofisico. La camminata con le ciaspole, a stretto contatto con la natura consente di vivere la montagna lentamente, di respirare aria pura a pieni polmoni concentrandosi sulle meraviglie della flora e della fauna e paesaggi inaspettati. Cullati dal silenzio e dai suoni della natura si attiva la produzione di endorfine contribuendo così a migliorare l’umore, a contrastare l’ansia e allontanare lo stress della quotidianità.
Che differenza c’è fra Trekking, Escursione e Cammino (Hiking)?
In Italia questi termini sono utilizzati come sinonimi, ma in realtà hanno origine e significati abbastanza diversi.
Nel meraviglioso contesto delle regioni del Piemonte e della Valle d’Aosta, l’amore per la natura e le attività all’aria aperta è profondamente radicato nella cultura locale. Negli ultimi anni si registra un importante incremento di interesse che dimostra che sempre più persone si avvicinano a queste attività outdoor a stretto contatto con la natura. Infatti cresce il desiderio di esplorare sentieri di montagna, fare passeggiate attraversando boschi dai mille colori e profumi, avvistare con meraviglia animali selvatici liberi nel loro habitat naturale. Tra le molte attività che si possono svolgere in queste regioni montane, il camminare è senza dubbio una delle più apprezzate.
Ma vediamo quali sono le differenze tra trekking, escursione e cammino (o hiking)?
Trekking
Il trekking rappresenta l’attività più impegnativa dei tre termini. Il termine “trekking” ha origini anglosassoni e si riferisce a un’escursione di lunga durata e alta intensità, spesso in ambienti montani o selvaggi. Il trekking richiede una buona preparazione fisica e mentale, oltre a un equipaggiamento adeguato. Nelle regioni del Piemonte e della Valle d’Aosta, il Parco Nazionale del Gran Paradiso è una meta molto popolare per gli amanti del trekking, offrendo percorsi che conducono alla scoperta di paesaggi spettacolari e della fauna alpina.
Escursione (Hiking)
L’escursione è un’uscita in montagna, più o meno lunga, che ha durata inferiore al trekking, di solito da qualche ora all’intera giornata e può essere di diversi gradi di difficoltà.
L’escursione implica un percorso più strutturato e organizzato su sentieri ben definiti. Solitamente ha una durata maggiore rispetto a una passeggiata e può includere anche soste per ammirare panorami mozzafiato o visitare punti di interesse lungo il percorso. Le regioni del Piemonte e della Valle d’Aosta offrono numerosi sentieri escursionistici ben segnalati che attraversano boschi incantevoli, valli pittoresche e montagne maestose.
Cammino
I cammini sono un’attività escursionistica che si svolge a bassa quota, spesso lungo strade e non sentieri. Si tratta di percorsi di lunga durata, come il Cammino di Santiago, la Via Francigena, che hanno un obiettivo preciso: raggiungere una meta. Sovente i cammini hanno un significato spirituale e catartico, un percorso di purificazione insomma, che porta al cambiamento interiore. Il raggiungimento della meta è il momento in cui questo cambiamento viene consolidato.
I cammini non sono quindi esperienze di natura o outdoor, ma di viaggio interiore.
In conclusione, cammino, escursione (hiking) e trekking sono tutte attività che consentono di apprezzare la bellezza naturale delle regioni del Piemonte e della Valle d’Aosta. Ognuna di esse ha le sue caratteristiche specifiche in termini di durata, difficoltà e intensità. Quindi, se sei un appassionato di attività all’aria aperta o semplicemente desideri esplorare le meraviglie naturali di queste regioni italiane, l’importante è scegliere l’attività più adatta alle tue esigenze e goderti ogni passo lungo il percorso.
Gradi di difficoltà di un’escursione: ecco la guida ufficiale del CAI
Escursionismo
T = Turistico
Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono di solito l’accesso ad alpeggi o rifugi. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.
E = Escursionistico
Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua, quando, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi; i tratti esposti sono in genere protetti (barriere) o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi e non faticosi né impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati.
EE = per Escursionisti Esperti
Itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza e la conoscenza delle relative manovre di assicurazione). Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguati.
EEA = per Escursionisti Esperti con Attrezzatura
Percorsi attrezzati o vie ferrate per i quali è necessario l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (imbragatura, dissipatore, moschettoni, cordini) e di equipaggiamento di protezione personale (casco, guanti).
Classificazione Ferrate
EEA – F ( ferrata Facile)
Sentiero attrezzato poco esposto e poco impegnativo con lunghi tratti di cammino. Tracciato molto protetto, con buone segnalazioni, dove le strutture metalliche si limitano al solo cavo o catena fissati unicamente per migliorare la sicurezza.
EEA – PD ( ferrata Poco Difficile)
Ferrata con uno sviluppo contenuto e poco esposta. Il tracciato è di solito articolato con canali, camini e qualche breve tratto verticale, facilitato da infissi come catene, cavi, pioli o anche scale metalliche.
EEA – D ( ferrata Difficile)
Ferrata di un certo sviluppo che richiede una buona preparazione fisica e una buona tecnica. Il tracciato è spesso verticale e in alcuni casi supera anche qualche breve strapiombo, molto articolato, con lunghi tratti di esposizione; attrezzato con funi metalliche e/o catene, pioli e/o scale metalliche.
Escursionismo Ambiente Innevato – Ciaspole
EAI = Escursionismo in Ambiente Innevato
Itinerari in ambiente innevato che richiedono l’utilizzo di racchette da neve, con percorsi evidenti e riconoscibili, con facili vie di accesso, di fondo valle o in zone boschive non impervie o su crinali aperti e poco esposti, con dislivelli e difficoltà generalmente contenuti che garantiscano sicurezza di percorribilità.
Percorsi Montani Accessibili Con Ausili
AT = Accessibili Turisti
Percorsi su carrarecce, sterrati, tratturi inerbiti. Si caratterizzano per modeste pendenze (inferiori all’8%), larghezza maggiore di 1,5 metri, dislivelli contenuti (inferiore a 150 metri), lunghezza inferiore a 3 km. Presentano un fondo in genere omogeneo e scorrevole, senza scalini artificiali o naturali, senza punti esposti o curve strette che possano rendere difficili le manovre.
Note: per quanto sia possibile superare piccole pendenze (fino al 5%) in autonomia con una carrozzella auto-spinta, per sicurezza non è mai consigliabile frequentare percorsi montani da soli.
AE = Accessibili Escursionisti
Percorsi su evidenti sentieri e mulattiere selciate. Si caratterizzano per moderate pendenze (inferiori al 16%), larghezza tra un metro e un metro e mezzo, dislivelli inferiori a 300 metri, lunghezza da 3 a 6 km, fondo irregolare, pochi e/o modesti scalini artificiali o naturali facilmente superabili da un ausilio fuoristrada, assenza di ostacoli rilevanti, assenza di punti esposti e/o curve strette che possano rendere difficili le manovre.
Note: indipendentemente dalla lunghezza del percorso, occorre tenere presente il tempo necessario a completare l’escursione, in relazione a criticità della permanenza del passeggero sul sedile dell’ausilio.
AEE = Accessibile Escursionisti Esperti
Percorsi su mulattiere e sentieri con tracce di passaggi in terreno vario. Si caratterizzano per alcuni tratti con pendenze anche inferiori al 16%, larghezza inferiore a un metro, dislivelli maggiori di 300 metri, lunghezza superiore a 6 km, fondo a tratti sconnesso che induce a passaggi obbligati, scalini naturali o artificiali maggiori di 10 centimetri, ostacoli rilevanti, punti esposti e/o curve strette.
Note: la presenza di almeno una di queste caratteristiche rende classificabile il percorso come AAE, poiché richiede competenze, tecniche, esperienza e numerosità dell’equipaggio adeguate al superamento delle difficoltà segnalate. Indipendentemente dalla lunghezza del percorso, occorre tenere presente il tempo necessario a completare l’escursione, in relazione alle criticità della permanenza del passeggero sul sedile dell’ausilio.
Fonte: CAI Feltre
Scopriamo dove si può ciaspolare con il cane
Le escursioni invernali sulla neve sono organizzate da NaturAlp nella spettacolare cornice Alpi Occidentali, conosciute per la loro bellezza paesaggistica, la ricchezza di biodiversità e la presenza di numerosi parchi naturali e riserve. Proprio per preservare tale equilibrio bisogna fare molta attenzione ad introdurre specie animali che potrebbero essere in pericolo e potenzialmente dannose per la salute della fauna selvatica. Ecco perché in alcuni treks i cani non sono ammessi. (maggiori info)
Ma siccome amiamo i cani e sappiamo quanto li amate voi abbiamo riservato alcune escursioni per darvi la possibilità di ciaspolare con il vostro cane!
Prenota subito BAU TREK un’escursione pensata per chi ama portare sempre con sé il proprio cane. In più, incluso nel costo, è possibile richiedere una guida specializzata con titolo di educatore cinofilo ENCI. L’esperienza sarà fondamentale per acquisire strumenti e suggerimenti utili ai fini di una corretta relazione con l’amico a quattro zampe, il tutto divertendosi insieme. Con il proprio cane ci si diverte, si passeggia in un posto magico, si condividono emozioni importanti e momenti di spensieratezza.
Vista spettacolare a 360° sulle più alte vette della Valle d’Aosta, sui ghiacciai e sul cuore del massiccio del Gran Paradiso…e sempre in compagnia del vostro amato cane!
Attrezzatura/abbigliamento richiesti per il cane:
Per il cane: collare o pettorina, guinzaglio o longhina
Requisiti del Cane
- vaccinazioni in regola secondo la normativa
- cane non aggressivo e che abbia un temperamento socievole
- assicurazione RC del proprietario sul proprio cane (si specifica che l’organizzazione non si assume alcuna responsabilità in caso di eventuali danni o aggressioni del cane verso cose o terzi).